DOMENICO STARNONE presenta "Vita mortale e immortale della bambina di Milano", Einaudi

Interviene Mracello Fois. Ingresso gratuito con prenotazione sul sito www.forumguidomonzani.it. Green pass o tampone negativo obbligatorio.

  17:30
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Vita mortale e immortale della bambina di Milano

Starnone Domenico

Einaudi (2021)
16,50 €
 9788806252120
Vita mortale e immortale della bambina di Milano
«Lei giocava a fare - mi sembrò - la ballerina di carigliòn, saltellando a braccia tese e dandosi ogni tanto a una piroetta. Quant'era bella la sua figurina contro i vetri luccicanti di sole, audace nei saltelli, così esposta alla morte». Una bambina suadente, un duello, una nonna che possiede la chiave degli Inferi, l'esame di glottologia. Immaginate un bambino sognatore, sempre affacciato alla finestra. La nonna sfaccenda in cucina, e ogni tanto butta un occhio a guardarlo. Lui invece fissa sedotto il balcone del palazzo di fronte, dove la bambina dai capelli neri danza la sua danza temeraria. Per un amore così, un ragazzino ardimentoso può spingersi a prodezze estreme, duelli all'ultimo sangue, addirittura a parlare l'italiano. Sarà la nonna - che per lui ha un'adorazione smisurata - a vegliare sulle sue millanterie, seduta nel cantuccio della cucina. Lei non ha dimestichezza con le parole, ma non difetta di fantasia. Quando, forte della sua lunga vedovanza, gli racconta della fossa dei morti, scolpisce immagini indelebili nella mente del nipote. Da bambini si può essere tutto. L'esploratore o il mozzo, il naufrago o «il caubboi», Ettore o Ulisse. Da bambini ci si può innamorare guardando il balcone tutto celeste del palazzo davanti, o credere di aver trovato la fossa dei morti proprio dietro l'aiuola del cortile, da dove si sentono salire inequivocabili tonfi sinistri. Un libro tagliente come le spade della fantasia nascoste sotto il letto, in cui la scoperta dell'amore e la scoperta della morte si inseguono segnando la fine dell'infanzia. O, chissà, prolungandola al punto che ci si attarda nei giochi e, come teme la nonna, non si cresce più.